Il modello della Consolazione prestata dal Museo Pinacoteca comunale di Todi.
Giovedì 30 ottobre apre l’esposizione che ripercorre l’epopea dei capitani di ventura
Nuova trasferta per il modellino ligneo della chiesa di Santa Maria della Consolazione, conservato presso il Museo-Pinacoteca comunale di Todi.
Dopo la recente mostra svoltasi ad Urbania per celebrare il quinto centenario della morte di Donato Bramante, a partire da giovedì 30 ottobre e fino al 25 gennaio 2015, il prezioso modello della Consolazione sarà esposto a Perugia, presso Palazzo Baldeschi al Corso, in occasione della mostra “Machiavelli e il mestiere delle armi. Guerra, arti e potere nell’Umbria del Rinascimento” organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia in collaborazione con la Fondazione CariPerugiaArte
L’esposizione, curata da Alessandro Campi, professore di Storia delle Dottrine Politiche, Erminia Irace, professore di Storia Moderna, e Francesco Federico Mancini, professore di Storia dell’Arte Moderna, tutti docenti presso l’Università di Perugia, è realizzata per ricordare i cinquecento anni dalla stesura originaria del “Principe” di Niccolò Machiavelli, in concomitanza con altre manifestazioni celebrative organizzate in Italia e all’estero.
Machiavelli, infatti, ha intrattenuto nel corso della sua vita (1469-1527) rapporti molto stretti con la nostra regione, soggiornandovi in più occasioni e per periodi significativi per svolgere delicate missioni diplomatiche e militari ed entrando in contatto con personaggi di primo piano della storia umbra dell’epoca (Giampaolo Baglioni, Vitellozzo Vitelli ed altri).
La mostra, attingendo di preferenza al materiale presente nei musei, nelle pinacoteche, nelle biblioteche e negli archivi regionali, attraverso dipinti e stampe, libri e pubblicazioni d’epoca, reperti e documenti di varia natura, intende documentare gli episodi più noti e tutte le diverse fasi in cui l’attività politico-diplomatica di Machiavelli si è intrecciata con le vicende storiche dell’Umbria oltre che illustrare una fase della storia dell’Umbria, quella a cavallo tra XV e XVI secolo, che è stata tra le più turbolente ma anche, in prospettiva storica, tra le più affascinanti e nella quale hanno svolto un ruolo determinante capitani di ventura e famiglie signorili.